Toscanini, Il Coraggio della Musica
Concerto per il Giorno della Memoria
27 Gennaio 2016 - Auditorium Parco della Musica, Roma
Tutti conoscono il nome di Toscanini, ma non tutti conoscono il suo impegno etico e antifascista. Rifiutò infatti per ben due volte di suonare “Giovinezza” in apertura di un concerto a Bologna nel 1931, nonostante la pressante richiesta di Galeazzo Ciano, sottosegretario agli Interni e presente in sala. Questo gli valse un pestaggio delle camicie nere, e la confisca del passaporto da parte di Mussolini, che dovette però prontamente restituirglielo a causa delle proteste internazionali. Appena rientrato in possesso del documento, Toscanini si autoesiliò in America, giurando che non sarebbe è più tornato a suonare in Italia fino alla caduta del fascismo.
Non solo. Rifiutò anche di inaugurare nel 1933 il Festival di Bayreuth, il più prestigioso evento musicale al mondo, nonostante avesse un contratto firmato con Furtwangler; e non valse a smuoverlo dalla sua decisione una lettera personale di Hitler.
Amico di Einstein, Toscanini si definiva “ebreo onorario”, e amava ripetere che forse il suo nome, toponimo della regione Toscana, aveva radici ebraiche. E sua figlia Wanda si era sposata con il pianista ebreo Vladimir Horowitz.
Dopo essersi autoesiliato in America per protesta contro il regime, nel 1936 accettò di dirigere gratuitamente a Tel Aviv la neonata Palestine Orchestra, formata da musicisti ebrei che riuscirono, grazie a questa iniziativa, a ottenere il visto per la Palestina dal Mandato Britannico, che allora difficilmente rilasciava permessi di immigrazione agli ebrei.
E’ una straordinaria e poco nota pagina della Storia che celebra un grande italiano il quale scelse la protesta e l’impegno etico, diversamente da altri direttori e artisti, che trassero beneficio dall’adesione ai regimi nazifascisti.
Il 22 Gennaio 2016 nel giardino del Parco della Musica verrà piantato un albero di melograno e apposto un cippo commemorativo per ricordare l’impegno di Toscanini contro fascismo e nazismo e a favore dei musicisti ebrei.
L’albero sarà piantato dal Presidente delle Comunità Ebraiche Renzo Gattegna e dal Presidente dell’associazione Gariwo Gabriele Nissim, giornalista e scrittore impegnato nella ricerca e nelle commemorazione di tutti coloro che hanno contribuito a salvare la vita alle persone minacciate dai totalitarismi, dalle dittature e dai pregiudizi raziali e religiosi in tutto il mondo.
La Filarmonica Arturo Toscanini, che ha la sua sede a Parma, nell’Auditorium Paganini disegnato da Renzo Piano, è il punto d’eccellenza dell’attività produttiva della Fondazione Arturo Toscanini, maturata sul piano artistico nella più che trentennale esperienza dell’Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna e nell’antica tradizione musicale che affonda le proprie radici storiche nell’Orchestra Ducale riordinata a Parma da Niccolò Paganini nel 1835/36 e per i quarant’anni successivi ai vertici delle capacità esecutive nazionali.
Oggi una delle più importanti orchestre sinfoniche italiane, la Filarmonica si è esibita sotto la guida di direttori del calibro di Kazushi Ono, che ne è stato Direttore ospite Principale tra il 2012 e il 2015, Lorin Maazel, Kurt Masur, Zubin Mehta, Michel Plasson, Georges Prêtre, Mstislav Rostropovich, Pinchas Steinberg, Jeffrey Tate e Yuri Temirkanov. Consensi entusiastici di pubblico e critica hanno salutato debutti e ritorni nelle maggiori sale da concerti di tutto il mondo in città quali Washington, New York, Parigi, Madrid, Mosca, Lucerna, Varsavia, Gerusalemme, Tel Aviv, Tokyo, Pechino, Shanghai.
In Italia, unico per tutti, rimane nella memoria il concerto del 16 gennaio 2008, che ha visto l’orchestra debuttare al Teatro alla Scala con un trionfo di pubblico, a chiusura delle Celebrazioni nazionali per il 50° anniversario della morte di Arturo Toscanini.
Tra i numerosi solisti di cui la Filarmonica Arturo Toscanini vanta la collaborazione vanno citati: Salvatore Accardo, Mariella Devia, Placido Domingo, Shlomo Mintz, Uto Ughi, Maxim Vengerov.
La costante innovazione delle strategie musicali, associata al rigore dell’approccio artistico, ha indotto al recente ampliamento del repertorio, esteso dai capisaldi del XIX secolo verso le frontiere del XX, fino agli avamposti del presente. A questo passo è corrisposto l’invito rivolto ad una nuova rosa di direttori, tutti appartenenti alla giovane generazione ma già pienamente affermati a livello internazionale.
Negli ultimi anni la Filarmonica Toscanini è stata in tournée in Cina, Svizzera, Germania. Nel luglio 2015 sarà in Austria, al Festival Estate Carinziana di Villach. Dal 2007 essa è l’orchestra residente del Concorso Internazionale di Direzione d’Orchestra Arturo Toscanini e dal 2012 è partner artistico del Festival Verdi di Parma.
www.fondazionetoscanini.it
Yoel Levi
Yoel Levi è conosciuto nel mondo per avere lavorato con le orchestra più prestigiose, per il suo repertorio sinfonico e operistico e per la sua estesa discografia. Nato in Romania, è cresciuto ad Israele dove ha studiato all’Accademia di Musica di Tel Aviv, e alla Jerusalem Academy of Music dove ha studiato con Mendi Rodan. Dopo aver vinto il primo premio all’International Conductors Competition a Besançon nel 1978,divenne assistente di Lorin Maazel per sei anni e Direttore Stabile della Cleveland Orchestra e Direttore Musicale dell’Atlanta Symphony Orchestra dal 1988 al 2000. Durante questo suo incarico la rivista britannica Gramophone si complimentava del lavoro svolto per innalzare la qualità artistica dell’orchestra: “Yoel Levi ha creato un ottima reputazione per sé e per la sua orchestra che attira sempre più l’invidia delle sue cinque controparti americane a New York, Filadelfia, Cleveland, Boston, e Chicago”. A questo commento positivo seguiva la nomina dell’Atlanta Symphony Orchestra a Migliore Orchestra dell’anno per il 1991/92 al First Annual International Classical Music Awards.
Yoel Levi ha inoltre lavorato con varie orchestre europee, innalzando ovunque il livello delle performance acclamate dai critici. E’ stato il Direttore Principale della Brussels Philharmonic (dal 2001 al 2007), e dell’Orchestre National d’Ile de France nel 2005, incarico che mantenne fino al 2012, eseguendo concerti a Parigi, Ile de France e portando l’orchestra in tour in Spagna, Europa dell’est e Londra, dove i media definirino l’orchestra come una delle più interessanti e richieste d’Europa. Nel 2014 è iniziato il suo incarico biennale come Direttore Musicale della KBS (Korean Broadcasting System) e come Direttore Principale.
È stato inoltre il primo Israeliano a dirigere la Israel Philharmonic Orchestra come Direttore Ospite Principale, con la quale è andato in tour negli Stati uniti e in Messico, per il 60esimo anniversario della fondazione dello Stato di Israele. Yoel Levi spesso viene invitato a dirigere in eventi speciali come la cerimonia per il Premio Nobel, con la Stockholm Philharmonic Orchestra.
Nel 1997 Yoel Levi è stato insignito del titolo di Doctor of Fine Arts Degree ad Atlanta, e nel giugno del 2001 è stato nominato “Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres” dal Governo francese.
Umberto Orsini
Umberto Orsini è da molti anni uno degli attori di prima grandezza del teatro italiano. Formatosi colla mitica Compagnia dei Giovani ebbe come primo regista Giorgio De Lullo e debuttò giovanissimo nel Diario di Anna Frank nel ruolo del giovane Peter. Spettacolo replicato per tre stagioni e che fece di lui uno degli attor-giovani più contesi dal mercato. Iniziò immediatamente ad alternare al teatro tanto il cinema quanto la televisione dove vi ottenne un successo clamoroso interpretando il ruolo di Ivan nei Fratelli Karamazov . Da allora le sue presenze in teatro e in cinema si sono fatte innumerevoli e si può dire che sopratutto in teatro il suo nome è legato agli eventi più importanti degli ultimi cinquant’anni quali L’Arialda di Testori diretto da Luchino Visconti, Chi ha paura di Virginia Woolf diretto da Franco Zeffirelli, Metti una sera a cena di Giuseppe Patroni Griffi , l’Orestea, L’Uomo difficile e Affabulazione diretto sempre da Luca Ronconi.
In teatro non ha mancato negli ultimi anni di mescolarsi a nuove realtà della scena italiana lavorando con registi quali Pippo del Bono o Pietro Babina. Quasi impossibile elencare i numerosi film ai quali ha partecipato tanto in Italia che in Francia e basti ricordare La caduta degli Dei o Ludwig con Visconti o Notti e nebbie con Marco Tullio Giordana per segnalare la qualità delle sue scelte. Dopo aver assunto per diciotto anni il ruolo di direttore artistico del Teatro Eliseo di Roma ed essere stato uno degli attori di riferimento di quel teatro a partire dai Masnadieri di Shiller fino all’ Arte della commedia di Eduardo assieme al compianto Luca de Filippo, recentemente Orsini ha deciso di fondare una propria Compagnia Teatrale che nel giro di pochi anni ha raggiunto un livello di qualità paragonabile solo a quello di alcuni teatri nazionali. In questi giorni è in tournée nei maggiori teatri italiani e stranieri con Il Prezzo di ARTHuR Miller per la regia di Massimo Popolizio e che ha debuttato nel mese di ottobre 2015 al teatro Argentina di Roma con un successo di pubblico e di critica unanimi.
Gabriel Volé
Per 76 anni, dal giorno in cui Toscanini per la prima volta sollevò la bacchetta a dirigere l’orchestra, c’è sempre stato un membro della mia famiglia a suonare sul palco – mio nonno, mio padre, mia madre, mio zio o me – a volte anche due o tre di noi contemporaneamente.
Mio nonno materno, il violinista Jacob Surowicz, partecipò alla fondazione della Palestine Orchestra nel 1936. Mio padre, Leo Volé, suonava nella sezione dei contrabbassi della IPO.
Per me è fondamentale trasmettere alle nuove generazioni la straordinaria eredità musicale che ho ricevuto dai fondatori dell’orchestra hanno suonato con Arturo Toscanini. Questo è il motivo che mi ha spinto nel 1975 ad intraprendere l’insegnamento alla Music Academy dell’Universitàdi Tel Aviv.
Mi ritengo fortunato a far parte di questa storia: non conosco famiglie che hanno vissuto il succedersi di tre generazioni all’interno della stessa orchestra; sento perciò di avere la responsabilità di tramandare ai giovani l’eccellenza musicale e contribuire al mantenimento dell’alta qualità artistica che hanno ispirato la nascita della Palestine Orchestra.
Sono nato a Tel Aviv, ho studiato con Roger Scott, il più importante contrabbassista della Philadelphia Orchestra, e mi sono laureato con lui al Curtis Institute of Music. Sono stato sempre orgoglioso di suonare nella IPO e di essere stato scelto da Zubin Mehta. Ho inoltre suonato come solista e in ensembles di musica da camera a Filadelfia, Boston, New York, e al Tanglewood Summer Festival nel 1969, e ho ricoperto un ruolo manageriale nella IPO per molti anni, come già mio nonno, che era uno dei più stretti collaboratori di Huberman. La musica ha fatto parte della mia vita fin dai primissimi giorni. Andavo ai concerti e alle prove fin da piccolo, e sedevo sullo sgabello alto da contrabbasso di mio padre, che suonava in piedi.
Amo il contrabbasso per il ruolo di grande importanza che ricopre da un punto di vista armonico all’interno dell’orchestra. Persino oggi, dopo aver suonato per decenni, continuo ad ascoltare con grande interesse le progressioni armoniche.
Suonare in un’orchestra non è un vero e proprio lavoro per me: è il mio lavoro e hobby allo stesso tempo.La musica per me è come l’ossigeno. La amo, ne ho bisogno e non posso vivere senza
Linor Katz
Il mio nome è Linor Katz, ho 28 anni e sono nata e cresciuta in Israele. Mi ritengo molto fortunata di far parte del mondo della musica, che mi permette
di conoscere persone sempre nuove, nuovi paesaggi, culture e tradizioni diverse nei luoghi in cui mi trovo a suonare. Dopo avere passato cinque anni a studiare nel New England Conservatory di Boston (con Laurence Lesser), ho deciso di tornare a Tel Aviv, nel mio paese e dalla mia famiglia.
Ho avuto la fortuna di diventare un membro della Israel Philarmonic Orchestra, e di viaggiare in tournées per il mondo. Oltre a lavorare per la IPO, dal 2005 sono anche membro della West Eastern Divan Orchestra, diretta da Daniel Barenboim.
Questa orchestra raccoglie musicisti da varie parti del Medio Oriente, tra cui Israele, Siria, Libano, Iran, Giordania Egitto.
È un progetto molto importante per me, e spero che attraverso una esperienza come questa si possano sviluppare possibilità di dialogo per un futuro migliore in Medio Oriente. La musica occupa la maggior parte del mio tempo e lo riempie con esperienze speciali, ma credo che il vero segreto per la felicità sia quello di combinare diverse passioni e mantenere sempre viva la curiosità.
Leggere libri, guardare film, esplorare diversi stili musicali e imparare la lingua italiana sono solo una delle cose che mi fanno sentire un essere umano ricco e completo.
Yigal Tuneh
Sono diventato un violinista grazie a mio padre; egli da giovane studiò violino ma dovette interrompere a causa della Seconda guerra mondiale. Decise dunque che se fosse sopravvissuto all’Olocausto e avesse avuto un figlio, gli avrebbe insegnato a suonare il violino. Il suo sogno si avverò, e dopo essersi trasferito in Israele a sette anni mi portò alla mia prima lezione di musica. Comunque suonare il violino non è mai stato il mio unico interesse. Sono stato affascinato dalla biologia, dalla filosofia e dalla medicina. Le prime
due le studiai all’università di Tel Aviv mentre frequentavo l’Accademia di Musica, ma non riuscii a concludere gli studi perché la musica mi richiedeva un grande impegno. Il mio amore per la medicina mi portò a entrare nell’esercito come paramedico. Infine divenni un musicista perché non potevo vivere senza la musica. Mio padre è vissuto abbastanza per vedermi diventare un musicista professionista e primo violino della IPO e dell’Israel Singing Quartet.
ORCHESTRA FILARMONICA ARTURO TOSCANINI
E’ commovente la storia della Palestine Orchesta (che sarà narrata da un Umberto Orsini): fu creata e voluta da uno dei più celebri virtuosi degli anni trenta, Bronislaw Huberman, che, quando uscirono le leggi razziali e i musicisti nei paesi dell’Est Europa cominciarono a essere licenziati, intuì che le cose sarebbero peggiorate e che la salvezza era in Palestina. Dedicò perciò due anni della sua vita a girare il mondo per fare audizioni a musicisti ebrei e cercare i fondi. A New York fu aiutato anche da Albert Einstein, che presenziò un fund raising per l’orchestra, e incontrò Toscanini, che si impegnò a dirigere il primo concerto a Tel Aviv.
Pensare a una orchestra di soli ebrei nel momento in cui gli ebrei erano perseguitati sembrava una follia visionaria. Ma grazie anche al sostegno di grandi personaggi dell’epoca, Huberman riuscì nell’intento e salvò la vita a cento musicisti e alle loro famiglie. Gli altri finirono per la maggior parte nei campi di concentramento.